Castello Piccolomini
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DESCRIZIONE
Il castello Piccolomini di Celano, protetto da una possente cinta muraria, segnata da camminamenti e bastioni, si affaccia maestoso ed imponente sulla piana del Fucino una volta lago. Appartenente alla tipologia di residenza fortificata, è costituito da un blocco centrale di forma rettangolare perfettamente simmetrica e da quattro torri angolari merlate in corrispondenza dei punti cardinali. Nato come fortezza militare alla fine del sec. XIV, per volontà del conte Pietro Berardi, fu successivamente ampliato dalla nipote Covella con il marito Leonello Acclozamora. Venne definitivamente completato e trasformato in palazzo residenziale da Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di Papa Pio II, all'indomani dell'investitura a conte nel 1463 da parte di Ferrante D'Aragona sovrano di Napoli. Altre famiglie nobili si alternarono nel corso dei secoli, fino a divenire proprietà demaniale nel 1938. Nel disastroso terremoto del 13 gennaio 1915 la struttura, per quanto solida, riportò gravi ed ingenti danni. Dopo un lungo e deleterio periodo di abbandono, a seguito dell'esproprio da parte dello Stato italiano, nel 1940 iniziarono i lavori di ricostruzione che, interrotti dal secondo conflitto mondiale, furono portati a termine solo nel 1960 rispettando l'impianto originario e riutilizzando, ricomponendoli, i materiali recuperati. Visibile per un raggio di molti chilometri da tutto il comprensorio del Fucino, il Castello è sede dal 1992 del Museo nazionale d'arte sacra della Marsica. Ospita inoltre una sezione archeologica dedicata alla Collezione Torlonia, composta da reperti rinvenuti durante il prosciugamento del lago Fucino
DOVE SI TROVA
indirizzo Largo Cavalieri di Vittorio Veneto, s.n.c (AQ), Abruzzo