Museo delle Solfare
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DESCRIZIONE
Al principio del XVIII secolo le zolfare coltivate in Sicilia erano soltanto sei. Attorno al 1750 ne risultavano attive un'altra quindicina, tra cui la Zolfara Grande (miniera Trabia) di Sommatino. Rispetto ai lavori della limitrofa miniera Trabia, i lavori nella Tallarita ebbero inizio molto tempo dopo; il relativo “aperiatur” data infatti 14 luglio 1823. Nel 1909, visto che gli strati di zolfo si facevano più estesi e profondi e bisognava aumentare le gallerie e i cantieri di lavoro, fu costruita vicino all'entrata dove avveniva la discesa nella miniera Tallarita una importante Centrale elettrica a corrente continua per produrre luce e forza motrice anche per la vicina miniera Grande Trabia di Sommatino. "Il nuovo impianto consta, per ora, di un gruppo generatore costituito da una dinamo della potenza di 130 chilowat direttamente accoppiata a due motori a gas povero di 50 Hp ciascuno; prossimamente dovrà essere completato coll'aggiunta di un'altro motore di 80 Hp bastevole per azionare le rispettive dinamo al fine di ottenere una potenza complessiva di 600 cav." I tre motori a gas installati nella centrale elettrica Palladio vennero costruiti dall'azienda metalmeccanica Franco Tosi di Legnano. La centrale Palladio, durante il periodo della guerra, fu utilizzata per illuminare i paesi vicini. Nei primi anni Venti la centrale elettrica Palladio è costituita da sei alternatori azionati da tre motori Diesel da 300 hp ciascuno e da tre motori a gas da 200 Hp ciascuno. Normalmente si hanno in marcia tre soli gruppi comprendenti due Diesel e un motore a gas, capaci pertanto di fornire complessivamente una potenza di 800 HP, sufficienti per il fabbisogno delle due miniere del bacino. L'energia elettrica, prodotta sotto forma di corrente trifase, alla tensione di 5000 Volta, è quindi abbassata a 500 Volta, per l'utilizzazione. Durante il 1930 è stata iniziata, e quasi ultimata, la installazione di una cabina di trasformazione, munita di cinque trasformatori da 200 KVA ciascuno e con rapporto di trasformazione 20.000/5.000, allo scopo di usufruire della energia elettrica prodotta dalla Società Generale Elettrica della Sicilia. La centrale Palladio costituirà la riserva. La centrale Palladio funzionò fino al 1975, anno della definitiva chiusura degli impianti della miniera Trabia-Tallarita. Infatti la Legge della Regione Sicilia del 6 giugno 1975 n°42 autorizzò l’Ente Minerario a proseguire l’attività in sei miniere e procedere, per antieconomicità, alla chiusura delle altre otto tra cui la miniera Trabia-Tallarita. Con la stessa legge la Sochimisi venne posta in liquidazione. Dopo quasi 6 anni di attività di restauro e un investimento di oltre 5 milioni e mezzo di euro con utilizzazione dei fondi del POR Sicilia 2000-2006, lunedì 8 marzo 2010 è stato inaugurato il primo lotto dei lavori di recupero per la realizzazione del "Museo delle Solfare di Trabia Tallarita", ubicato nell'edificio dell'ex centrale elettrica Palladio e fabbricati annessi, un tempo destinati ad officine ed uffici. La centrale ospita un allestimento di tipo interattivo e didattico che comprende cinque nuclei: la discenderia, simulazione dell’acceso ai pozzi con fermate alle gallerie, che permette di entrare virtualmente nella miniera; il padiglione della miniera costituito da uno spazio multimediale; i motori Tosi, animati e accompagnati da racconti; gli exhibit scientifici, laboratori dedicati all'elettricità; la timeline che percorre i momenti più significati della storia dello zolfo in Sicilia. Nei fabbricati adiacenti sono allestite la mostra fotografica permanente “Sulfaro e sulfatari” sulla vita in miniera, una collezione di rari minerali, una sala proiezioni, una sala conferenze, una sala didattica ed uno spazio destinato ad esposizioni temporanee. (Notizie di catalogazione M.S. Crimì)
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COMPLESSO DI APPARTENENZA
Centrale elettrica Palladio (ex)
dal catalogo
DOVE SI TROVA
indirizzo Km 24 della SS 190 (CL), Sicilia