Chiesa di S. Oliva
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DESCRIZIONE
Nella Bolla di Onorio II, datata 28 Novembre 1125 dal Laterano, si elencano le chiese di Castro e per la prima volta si fa menzione della chiesa di S.Oliva. Presumibilmente si trovava già nel posto attuale: contigua alla Rocca, forse costruita proprio dove era stata quella di S.Pietro, nel perimetro delle mura castellane, come fa fede una "portella", affiorata dopo gli sbancamenti effettuati per la nuova via di accesso alla parte più alta del paese, quasi sotto l'abside della chiesa medesima. Non è da escludere che anche la chiesa abbia subito distruzioni. L'altare maggiore fu consacrato nell'anno 1537 dall'allora vescovo di Veroli, poi cardinale, Ennio Filonardi. Decorosa nella sua veste interna, non priva di solennità e di qualche ricchezza di marmi, merita per le sue cappelle laterali e le pitture che la adornano una breve ricognizione descrittiva. L'esterno non presenta nulla di interessante se non il campanile che purtroppo è stato alterato dall'intonaco che ne ha ricoperto l'antica struttura. L'arco o sottopassaggio, che il campanile sovrasta, conserva tracce evidenti della vecchia costruzione ed una piccola finestra in tufo ad arco acuto ce ne attesta l'antichissima origine. Di notevole pregio estetico si presenta il portale in bronzo, donato dall'arciprete Don Mario Avallone alla chiesa di S.Oliva "A ricordo del 45° anno della sua ordinazione sacerdotale e della sua venuta a Castro dei Volsci. 1945-1990."
DOVE SI TROVA
indirizzo via Civita, 43 (FR), Lazio