Matematico, cosmografo e architetto (Perugia 1536 - Alatri 1586), figlio di Giulio. Domenicano dal 1555, fu traduttore di Proclo e di Euclide, insegnò matematica negli studî di Firenze e Bologna e s'interessò alla costruzione di strumenti scientifici. Per incarico di Cosimo de' Medici...
Enciclopedia Treccani