Dossale Spiridion. Madonna in trono con Bambino e storie della passione di Cristo

dossale 1300 - 1349

Dossale dipinto

  • OGGETTO dossale
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • MISURE Altezza: 90 cm
    Spessore: 10 cm
    Larghezza: 140 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dossale all'inizio del secolo si trovava nella collezione Spiridion, passata successivamente alla Collezione Gallotti di Roma. Nel 1988 la tavola è entrata a far parte della collezione della Galleria Nazionale dell'Umbria fino al 2007, quando è stata trasferita a Spoleto. La tavola fu acquistata dal ministero su delibera del Comitato di Settore, espressamente per essere destinata al Museo storico del Ducato di Spoleto e data solo temporaneamente in deposito alla Galleria di Perugia, in attesa dell'allestimento del Museo. E' composto da tre assi orizzontali in legno di pioppo sostenute da tre traverse fisse; la cornice è intagliata direttamente nello spessore delle assi.L'iconografia della Madonna è la tradizionale Odigitria che con la mano sorregge il bambino. La lettura critica dell'opera inizia con il Garrison (1949, p. 143 n. 372) che ne ipotizza la provenienza da area nursina, il Santi (1969, p. 25) invece l' attribuisce a un pittore spoletino attivo all'inizio del XIV secolo. Todini ( 1985, p. 159) riscontra delle analogie con l'affresco dell'abside destra di San Pietro in Valle a Ferentillo. Toscano (1971, p.15) opera un confronto con i due frammenti a Morro di Spoleto e Macerino di Acquasparta di cui condivide anche la stretta vicinanza con i Reliquiari di Sant'Alò e di un ambiente artistico spoletino la cui prima manifestazione stilistica si era già avuta con il Maestro delle Palazze. Benazzi (1994, pp. 97-98 con bibliografia precedente) individua nell'autore del Dossale Spiridion, la continuità della tradizione spoletina della prima metà del trecento a partire dal Maestro di Cesi al Maestro di Fossa. L'opera che non esula delle novità assisiati, "punta ad una estrema concentrazione espressiva e ad una semplificato ed esasperato caratterismo"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000017299
  • NUMERO D'INVENTARIO 1212
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2007
    2009
    2010
    2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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