Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Cianciana: Giovedì Santo
La Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo di Cianciana inizia alle ore 18.00 con la Santa Messa in #Coena Domini# celebrata presso la Chiesa Madre della SS. Trinità. Sono presenti tutti i personaggi in costume; gli Apostoli partecipano al rito della #lavanda dei piedi#. Al termine della funzione, al posto delle campane, legate durante il periodo quaresimale, si iniziano a suonare le #traccule#. Mentre gli attori si preparano, i soldati romani, guidati dai centurioni e muniti di torce, marciano al rullo dei tamburi per annunziare l’inizio dell’evento serale, percorrendo le vie del paese illuminato con torce e #buiule# (lanterne con stoppa). Verso le ore 22.00, quando i soldati romani giungono in piazza Aldo Moro e si dispongono a semicerchio, inizia la Sacra Rappresentazione Vivente della Passione di Gesù. Queste le scene che si susseguono: #Prologo di Giovanni il Battista# (rappresentazione del battesimo di Gesù e della profezia); #Gesù e il discorso della montagna#; #Ultima Cena# (instaurazione dell’Eucarestia); #Sinedrio#, prima parte (i sommi sacerdoti si riuniscono per tramare contro Gesù, per farlo arrestare e condannare); #Tradimento di Giuda# (Giuda incontra Aram e tradisce Gesù per 30 denari); #Orto degli Ulivi# (incontro con Nicodemo, la tentazione, la trasfigurazione, l’arresto); #Sinedrio#, seconda parte (Gesù è portato davanti ai sacerdoti per essere interrogato, processato, condannato e poi mandato da Pilato); #Pretorio# (Gesù è portato da Pilato che lo interroga davanti ai sacerdoti e non trovando nessuna colpa lo manda da Erode); #Erode# (interrogatorio di Gesù, messo alla prova senza nessun risultato sui suoi poteri miracolosi e quindi rimandato da Pilato); #Pilato# (assoluzione di Gesù da reati gravi e ordine di fustigazione); #Flagellazione#. In questa ultima scena è presente la corale dei #lamentatori#, che con i suoi canti ne sottolinea la drammaticità. La serata del Giovedì Santo si conclude con #Lu viaggiu#, la tradizionale processione con l’#Ecce Homo# portato in spalla dai soldati romani, accompagnato dalla luce delle torce, con la visita di #Lu Signuri n’ terra# nelle tre chiese principali del paese: quella della SS. Trinità, quella del Convento e quella del Carmine. La Processione, che rappresenta la visita ai sepolcri al tempo di Gesù, inizia dalla chiesa della SS. Trinità dove #Lu Signuri n’ terra# si trova nell’altare della navata della Madonna Assunta. Apre il corteo il parroco con i chierichetti, seguono i dirigenti dell’Associazione “Settimana Santa”, i soldati romani con l’#Ecce Homo#, subito dopo tutti gli attori della Sacra Rappresentazione in costume, tutti i figuranti e collaboratori, la corale dei #lamentatori#, che con i suoi canti accompagna il simulacro, i membri della Confraternita di Maria SS. Addolorata e del SS. Crocifisso; numerosa è anche la presenza di cittadini, per tradizione consolidata in questo primo momento di raccoglimento religioso. Il corteo percorre piazza Aldo Moro, corso Vittorio Emanuele, salita Regina Elena, largo Convento fino a giungere alla chiesa di Sant’Antonio di Padova. Qui, mentre la statua dell’#Ecce Homo# tenuto sempre in spalla rimane fuori dalla chiesa con i soldati, i fedeli e tutti i personaggi della Rappresentazione entrano, sostando in preghiera davanti a #Lu Signuri n’ terra#. La Processione prosegue quindi per via delle Scuole, salita Convento, via Francesco Crispi, salita Carubia, raggiungendo la chiesa del Carmine, dove ancora una volta la statua dell’#Ecce Homo# rimane all’esterno, mentre i fedeli e tutti i personaggi entrano in chiesa sostando in preghiera davanti #Lu Signuri n’ terra#. Il corteo infine prosegue per corso Vittorio Emanuele fino a giungere in piazza Aldo Moro, dove i fedeli entrano nella chiesa della SS. Trinità per un momento finale di preghiera e riflessione, mentre l’#Ecce Homo# viene portato nei locali della Confraternita di Maria SS. Addolorata e del SS. Crocifisso adiacenti alla chiesa. La Sacra Rappresentazione e la Processione terminano intorno alle ore 01.00 circa
- OGGETTO sacra rappresentazione della passione di cristo di cianciana: giovedì santo
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CLASSIFICAZIONE
festa-cerimonia, rappresentazione-spettacolo
- LOCALIZZAZIONE Cianciana (AG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo le fonti (Di Giovanni, 1907) la Sacra Rappresentazione di Cianciana risale al 1870 circa. Celebre in Sicilia fu il testo “Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo” di Filippo Orioles: adottato anche a Cianciana e diventò #lu Martòriu# e venne rappresentato durante la Quaresima ogni sabato sera, fino alla vigilia della Domenica delle Palme. La recita del #Martòriu#, composto in versi endecasillabi e settenari, suscitava viva commozione e serviva a rendere più intensa la preparazione ai sacri riti ed al precetto pasquale. Agli esordi della rappresentazione gli attori del #Martoriu# erano artigiani, agricoltori, #zolfatai#; in un’epoca in cui l’istruzione non era per tutti, anche gli analfabeti, provando e riprovando, riuscivano a memorizzare il testo delle varie parti: si calavano tanto nel personaggio rappresentato che, nelle quotidiane relazioni sociali, citavano a proposito versi del #Martoriu# per dare più forza al discorso. Tra un atto e l’altro del #Martòriu# veniva cantato #lu lamentu#: si tratta di testi in versi in volgare latino che risalgono al XVIII secolo. Essi sono testimonianza di un variegato corpus dei canti di Sicilia che coinvolgono emotivamente e sono eseguiti a cappella da un coro, composto da soli uomini, #Li lamentatura#. La rappresentazione scenica fu inizialmente realizzata nell’Oratorio di San Calogero, che sorgeva accanto alla chiesa di Sant’Antonio e che fu usato come Teatro Comunale fino al 1920. Dal 1940 il luogo della Rappresentazione fu la sala del Cinema vecchio in via Guglielmo Marconi. Le ultime messe in scena furono effettuate nel 1955 nel teatro ubicato sotto il coro e la sacrestia della chiesa del Carmelo. A partire dal 1960 il #Martorio# dell’Orioles non fu più recitato in locali chiusi: evidentemente non permetteva a tutti di partecipare ed essere parte attiva di questa Sacra Rappresentazione. Fu quindi trasferito all’aperto, trasformando idealmente il paese, le sue vie e i suoi spazi esterni in luoghi della vita e della Passione di Cristo (la Reggia di Erode, il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, l’Orto degli Ulivi, il Cenacolo, la via Crucis, il Calvario). Dagli anni ’60 agli anni ’90 si è sempre recitato utilizzando adattamenti e rielaborazioni del vecchio #Martòriu#. Dal 1994 al 2003 si è seguito il testo #La Passio# del Centro Turistico Giovanile e dal 2004 ad oggi #Gesù, le ultime ore# di Mario Cammarata
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
D’Angelo, Gerlando
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 19-ICCD_MODI_7645616489741
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE SONORA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0