Palazzo Liviano
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DESCRIZIONE
Intitolato allo storico Tito Livio, il palazzo sorge in Piazza Capitaniato, adiacente alla trecentesca Sala dei Giganti inglobata nel complesso, e fu realizzato tra il 1937 e il 1939 su progetto dell'architetto e designer milanese Gio Ponti, vincitore del concorso bandito nel 1934 dal quarto Consorzio per la sistemazione edilizia dell'Università di Padova. Inserendosi in un precedente contesto abitativo, l'edificio dovette adattarsi agli spazi lasciati liberi dalle pre-esistenze e presenta una forma a L, che fa perno sull'angolo formato da Piazza Capitaniato e via Accademia: il corpo di fabbrica prospiciente la piazza, in muratura e con pilastri e soffitti in cemento armato, ha uno sviluppo verticale di tre piani con copertura a terrazza praticabile; quello verso via Accademia di quattro piani con tetto a doppio spiovente. I due fabbricati sono collegati da una scala secondaria, dotata di ingresso indipendente, e presentano ampi sotterranei. Nel suo insieme il palazzo mostra un carattere spiccatamente razionalista, riconoscibile fin dalla facciata principale bipartita, con alto zoccolo in marmo sovrastato da una superficie a intonaco, scandita da finestre solo ai primi piani. Attraversandola si accede all'ampio atrio d'ingresso, con pareti interamente affrescate da Massimo Campigli: esso disobbliga ai lati verso le aule d'insegnamento e, superato l'arco voltato stuccato in grigio antracite, la sala dei professori, mentre sul fronte opposto all'ingresso, un tempo occupato da altre aule e ambienti di servizio, una parete in vetro permette la visione della nuova sede della biblioteca, inaugurata nel 2016, la quale insiste sul corpo edilizio sottostante alla Sala dei Giganti, nel progetto pontiano adibito a spazi accessori e di servizio alla sede universitaria, oltre che all'alloggio del custode. Sempre nelle intenzioni di Ponti, l'atrio fungeva inoltre da vestibolo monumentale alla citata Sala dei Giganti, cui si accede mediante un'ampia scalinata aperta con balaustra in ferro, e, proseguendo per un'elegante scala elicoidale illuminata da lucernario in vetrocemento, al Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte, ospitato al terzo piano: per ragioni di sicurezza oggi l'accesso al Museo è consentito esclusivamente dalla scala secondaria di raccordo tra i vari piani del secondo blocco. Nei primi anni Sessanta del Novento il corpo su via Accademia venne prolungato su progetto dell'architetto Giulio Brunetta: i lavori contemplarono anche l'erezione del portico a tre archi con funzione passo carrabile, che immette nel cortile della scuola elementare Reggia Carraresi
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COMPLESSO DI APPARTENENZA
Complesso Liviano
DOVE SI TROVA














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indirizzo Piazza Capitaniato, 7 (PD), Veneto